BLOG SPAZIOCUORE

Nuovo centro diurno sociale per anziani.

A Sesto san Giovanni un nuovo progetto per venire incontro alle esigenze degli anziani.

Un nuovo centro sociale diurno sarà realizzato in Via Tonale e avrà lo scopo di accogliere gli anziani a rischio isolamento sociale. Si faranno attività di stimolazione cognitiva, attività motoria, fisioterapia, ludoterapia, terapia occupazionale, per favorire il benessere complessivo degli anziani ospiti. Il costo sarà di € 12 al giorno, grandi aspettative da parte dei cittadini e dell'assessore Roberta Perego.

Complimenti! 

Hiling Gardens, Terapia dell'orto.

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HILING GARDENS, in italiano Terapia dell'orto.

Da numerosi studi effettuati in America tra gli '80 e '90 relativamente al rapporto tra natura e malattia, si è scoperto che sostare nella natura provoca cambiamenti a livello psicologico e fisiologico, che entrare in contatto con la natura in un contesto ospedaliero aiuta ad accelerare il recupero del paziente e di conseguenza la degenza.

E' stato provato che i giardini aiutano ad attenuare lo stress, forniscono spazi in cui ognuno può godere del sostegno sociale, dell'interazione, creano occasione di movimento fisico.

Hiling Garden significa Giardino che cura e si realizza proprio in ambienti sanitari. 

Quest'anno al Fuorisalone 2014 (Sanone del Mobile di Milano 2014) presso la Fabbrica del vapore, ci sarà un evento dedicato proprio a descriverci le tecniche di un Hiling garden, L'Architetto Monica Botta esperta di Hiling gardens e designer euroform w sarà la protagonista di questo interessante momento.

 

SHARING ECONOMY

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LA SHARING ECONOMY CHE PIACE TANTO A SPAZIOCUORE.

Oggi vi voglio proporre la storia di Serena che a Milano ha creato Swappen. 

1 – Serena cosa facevi prima di creare Swappen?

Sono attualmente commerciale per una multinazionale americana nel mondo dei servizi per le aziende, lavoro che attualmente oltre ad essere la mia occupazione principale, amo moltissimo perchè mi dà l'opportunità di conoscere moltissime persone e di non essere legata alle quattro mura dell'ufficio. Swappen nasce da un hobby che pratico da anni e dall'idea che in una città come Milano, dove conoscere persone non è facile, Swappen possa unire l'utile al dilettevole: scambiare oggetti e servizi a costo zero conoscendo nuove persone. L'ho voluto creare perchè sempre più persone mi chiedevano di partecipare ed ad un certo punto ho avuto bisogno di un sito per avere un unico punto di accesso ed un database. 

2 – Cosa ti aspetti da questa tua nuova attività?

Mi aspetto di vedere la community crescere in tutta Italia e di poter organizzare eventi sempre più grandi a cui partecipino sia donne che uomini. La mia visione dello swap infatti è di un evento dall'anima profondamente social. Stiamo valutando anche la possibilità di organizzare team building essendo le dinamiche swap molto vicine alle tematiche della negoziazione. 

3 –Hai incontrato difficoltà per attivare il progetto?

Come tutti i progetti nuovi ci sono state delle criticità. La prima naturalmente è essere sola: cerco di attivare più che posso la modalità "Dea Kalì", ma le cose da fare sono veramente moltissime. Mi sono dovuta improvvisare specialista di siti, ufficio stampa e PR. Inoltre non meno importante, ho dovuto capire come gestire fiscalmente questa attività, cosa che da un lato mi spaventava dall'altro era necessaria nel momento in cui si parla di sito internet. In questo lo Stato purtroppo non aiuta, anzi a mio parere disincentiva le start up sia per la pressione fiscale, sia per gli oneri burocratici da adempiere.

Non ci dimentichiamo inoltre il fattore C, ovvero cash. In questo momento sto lavorando a costo zero, il che aumenta notevolmente il livello di difficoltà. Fortunatamente posso contare sull'aiuto di tanti amici in modalità Onlus. 

4 – Chi sono le persone che si avvicinano agli eventi Swap?

Al momento lo swap è visto come attività principalmente femminile. Scambiare vestiti ed accessori è nel nostro DNA. Le mamme ad esempio lo fanno per prassi data la velocità con cui crescono i bambini. Gli uomini sono più sospettosi. Come dicevo prima, il mio obiettivo è trasformare lo swap da rosa ad unisex. 

5 – Quali sono i tuoi progetti futuri?

Sto mettendo in piedi alcune partnership importanti con alcuni sponsor tecnici per iniziare con degli swap in tutta Italia. Swappen metterà l'organizzazione, gli sponsor. oltre al prodotto. la comunicazione, per me fondamentale in questo momento.

6 – Se dovessi fare un promo per far capire alle famiglie che seguono Spaziocuore cos’è Swappen cosa diresti?

Scambiare è condividere, ancora meglio se tra vicini. Tutti in casa o in cantina hanno oggetti che non usano, ma che potrebbero essere di estrema utilità per qualcun altro. Inoltre lo swap non riguarda solo le cose, ma anche i servizi quindi via libera allo scambio di "favori": colf, baby sitting, idraulico ed elettricista, tutti mestieri cari a Spaziocuore.

 

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