BLOG SPAZIOCUORE

Quanto costa prendersi cura dei genitori anziani.

Generazione sandwich!

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Prendersi cura dei genitori anziani significa star loro accanto quotidianamente non solo con amore ma anche con pazienza e fatica: in Italia una persona su 4 fa parte di una rete "informale" e fornisce cure ad amici, vicini e soprattutto a parenti anziani. La solidarietà intragenerazionale coinvolge circa 15 milioni di persone (il 27% della popolazione italiana), il popolo dei caregiver - termine anglosassone per definire i donatori di cure - è composto soprattutto da donne, in gran parte sposate, con un livello di istruzione basso o medio basso, non occupate o con una occupazione meno impegnativa in termini di ore. L'Italia, come altri Paesi dell'Europa Mediterranea, presenta ancora un modello di welfare di cura degli anziani che poggia fondamentalmente sulle spalle della famiglia e soprattutto delle figlie, con una scarsa offerta pubblica di servizi formali di supporto specifico per i caregiver. Le donne del Sud Europa fanno parte della cosiddetta generazione sandwich, vale a dire della generazione di individui impegnati simultaneamente sul duplice fronte delle responsabilità di cura verso i genitori anziani e verso i figli giovani. Spaziocuore ha l'obiettivo di rappresentare uno strumento per riuscire a fornire supporti validi alle famiglie impegnate in questo arduo compito fornendo servizi di cura con caregiver professionali, referenziati e sensibili alle diverse esigenze delle famiglie.

L'energia delle mamme.

Le mamme dei giardini Cavour di Torino.

(intervista di Elisabetta Favale)

Grazie alla mia partecipazione al Salone Nazionale dell'imprenditoria femminile di Torino, ho avuto l'opportunità di essere contattata da Elena Annibaldi, fondatrice di questa meravigliosa iniziativa che ha il nome di Le Mamme dei giardini Cavour. Ho pensato di rivolgerle qualche domanda perchè mi faceva piacere far conoscere le loro inziative sempre innovative e divertenti. Sono mamme che fanno di tutto per condividere interessi e necessità perchè, come sosteniamo anche noi... l'unione fa la forza! Sapete che Spaziocuore è molto sensibile a tutte le tematiche relative alla conciliazione vita/lavoro e cerchiamo di promuovere i nostri servizi presso aziende con la speranza che si arrivi sempre più a comprendere le esigenze delle famiglie con bambini.

Elisabetta: Elena, come è nata l'iniziativa delle mamme dei giardini Cavour? 

Elena: Fin da subito l'obiettivo era vivere occasioni di socializzazione tra bambini ma anche tra genitori, poi scambiarsi informazioni utili per poter vivere al meglio la vita di una famiglia con bambini all'interno della propria città, nel nostro caso Torino, riuscire a darci una mano a vicenda divertendoci nei momenti in cui chiudono le scuole e i bambini sono a casa, per fare tra noi un passaparola quando abbiamo necessità di trovare una babysitter, per fare una sorta di prestito/scambio di beni e servizi per bambini, per condividere informazioni in generale. Il gruppo è nato 4 anni fa in occasione di una festa di carnevale, organizzai la festa con due amiche e la nostra idea era di coinvolgere più bambini possibile dell'età dei nostri figli. La festa fu un gran successo, parteciparono in tantissimi e in città come Torino, dove si tende a consolidare le amicizie storiche ma non a farne di nuove, fu, secondo me, una fatto eclatante con un risultato niente affatto scontato! Da allora io e le mie amiche siamo diventate Le Mamme dei Giardini Cavour. Oggi abbiamo una rete di circa 300 famiglie e il nostro blog registra circa 400 presenze giornaliere.

Elisabetta: ricevete sostegno economico dal Comune di Torino o vi autofinanziate?

Elena: Le iniziative che organizziamo sono totalmente autofinanziate, i partecipanti danno un contributo libero. Per l'ultima iniziativa: "Da grandi per un giorno", abbiamo ricevuto un piccolo contributo da Intesa San Paolo che ha accettato con simpatia ed entusiasmo di "giocare" con noi supportandoci per le "paghette" dei giovani assistenti lavoratori per un giorno! 

Elisabetta: Che tipo di adesione riuscite ad avere per i vostri progetti?

Elena: Dipende molto dalle iniziative. Per esempio, l'anno scorso organizzammo una sorta di questua di dolcetti e scherzetti per le case del Borgo e aderirono più di 200 bambini, le strade erano affollate dalle nostre mostruose creature nonostante la pioggia battente. I laboratori per esempio registrano sempre il tutto esaurito perchè le educatrici di cui ci avvaliamo sono molto brave e nei periodi di chiusura delle scuole sono una buona soluzione per le famiglie a permettono ai bambini di fare esperienze nuove divertendosi.

Elisabetta: Qual è il valore aggiunto che riuscite a dare?

Elena: Il valore aggiunto viene misurato nel senso di comunità e condivisione che riusciamo a diffondere nelle famiglie e che si traduce in "vita più facile" per genitori e bambini e possibilità per questi ultimi di stare con i propri coetanei facendo nuove esperienze.

Elisabetta: Come nasce un progetto, per esempio quello bellissimo "Da grandi per un giorno"?

Elena: Leggiamo molto, guardiamo le esperienze fatte da altri e se ci piacciono le adattiamo alla nostra realtà, altre volte chiediamo ai bambini :-) che ci danno idee da realizzare. Per esempio, a breve organizzeremo un laboratorio di design sulle automobili fortemente richiesto da Filippo, un bambino di 9 anni che sta decidendo come impostarlo, Filippo è uno dei  frequentatori assidui delle nostre attività! A noi mamme toccherà organizzare gli aspetti pratici del suo progetto!

Elisabetta: Molto bello davvero, complimenti.

Elisabetta: C'è un file rouge tra i vari progetti?

Elena: Si! il file rouge si chiama desiderio di trascorrere più tempo con i nostri figli divertendoci pur onorando i nostri impegni lavorativi.

Elisabetta: Se dovessi descrivere i bambini di oggi cosa diresti?

Elena: Luminosi e assetati di esperienze nuove, desiderosi di mettersi alla prova con tanta curiosità.

Elisabetta: E i genitori di oggi? Che genitori sono?

Elena: Siamo genitori che abbiamo desiderato molto esserlo, siamo genitori che amiamo il nostro lavoro e ne traiamo soddisfazioni, siamo genitori che si danno da fare per conciliare questi due amori: figli e professione.

Io ringrazio moltissimo Elena, il sito delle mamme dei giardini Cavour con tutte le iniziative e il blog è: http://mammegiardinicavour.blogspot.com

 

 

 

 

Obbligo di amare i genitori in Cina.

Si può imporre ad un figlio di amare i propri genitori anziani? In Cina si!

La Cina ha da poco introdotto un insieme di norme che prevede l'obbligo per i figli di visitare più spesso i genitori, di provvedere al loro sostentamento, di fare insieme ginnastica, fino a ricordare di dire loro "mamma, papà, ti voglio bene". Sembra però, che dietro queste norme ci sia un aspetto economico. Oggi gli anziani in Cina sono il 13,8% della popolazione e il dato è in forte crescita, questo vuol dire che lo Stato non sarà in grado di farsi carico da solo di tutti gli anziani anche perchè non esiste un welfare come da noi. Un argomento sicuramente interessante che apre discussioni anche sul diritto di famiglia, noi in  Italia assistiamo sempre più a situazioni di abbandono di anziani e spesso la legge non riesce a tutelarli. 

Genitori anziani. Obblighi dei figli.

Esiste una legge che obblighi i figli ad occuparsi dei genitori anziani?

In realtà no, non ci sono leggi che obbligano un figlio ad assistere moralmente e materialmente i genitori anziani anche se un genitore in stato di bisogno ha diritto a ricevere un assegno alimentare da parte del figlio come previsto dal codice civile all'art. 433. Nel caso in cui i figli siano più di uno, ognuno dovrà concorrere alle prestazioni in proporzione alle proprie condizioni economiche. 

Il figlio che non assiste il genitore incapace di provvedere a se stesso può essere perseguito penalmente per reato di abbandono di incapace. 

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